Ricchissima di emozioni, di contenuti, di relazioni, di sostanza e qualità!
Quando le emozioni saranno sedimentate la capirò meglio, per ora mi godo la leggerezza e la gioa che mi fanno sentire ad un metro da terra.
Un grande applauso al collaudatissimo gruppo cucina, cibo buonissimo, di qualità, servito con tempi perfetti, senza confusione nè code, efficienza in spazi ristretti, in tempi contenuti, a prova di gran ristorante. Il luogo meraviglioso, non manchiamo di ringraziare la professionalità della pro loco, come i sacerdoti di San Giorgio, il sindaco di Sant’Ambrogio, i frati che un migliaio di anni fa hanno costruito qualcosa per le generazioni future (loro sì, noi invece ?). Anche i tempi della intera giornata sono stati perfetti, finita una cosa subito un’altra, nel frattempo scambi e relazioni umane, informazioni, sogni e progetti, conoscenza, approfondimenti.
La musica non poteva essere migliore, si è sentito che ogni musicista e ogni gruppo hanno dato il meglio di sè, senza condizioni, e tutti lo abbiamo recepito e fatto nostro con gioia.
Il convegno è stato pieno di spunti di intensità, di profondità. Il collegamento al concetto dei cambiamenti climatici (prossima conferenza a Parigi) racchiude tutte le crisi dell’attuale modello di sviluppo, la crisi energetica, la crisi ecologica, la crisi economica. Sono interconnessi anche i problemi sociali, le guerre, le migrazioni, tutto l’attuale modello è profondamente sbilanciato, i cambiamenti climatici sono cause/effetto, se si vuole partire dall’origine bisogna cambiare il modello. La legge del profitto che porta l’uno per cento della popolazione a possedere il 99% delle risorse non può più essere la regola. La cooperazione, la condivisione, le relazioni umane sono nuclei di cambiamento. Esso deve partire dal nostro personale cambiamento. La resilienza, la capacità di sopravvivere alla crisi, ridimensionando consumi, alimentazione e stili di vita sono fondamentali. L’enciclica di papa Francesco giunge come una attesa spiegazione e proposta su come e perchè affrontare le questioni ambientali, I bambini di Plants for Planet sono apparsi come una promessa e una iniezione di fiducia: vogliono piantare milioni di alberi ! Il ruolo delle associazioni, dei comitati, di chi critica e propone alternative è fondamentale, nell’immediato futuro cercheremo di far nostro e mettere in pratica il concetto.
Ed è stata solo la prima edizione !
https://youtu.be/tOV5Va71YSo?t=28m25s