Relazione riunione del 17 dicembre 2014

Riunione iniziata alle 21.10 finita alle 23.30. 18 i presenti.

Argomenti della sera:

  1. raccolta quote associative 2015

  2. olio d’oliva 2014/2015

  3. come è andato il 2014? e cosa vorremmo fare per il 2015?

  4. riaprire le stazioni FS di Parona e Balconi

  5. maggior coinvolgimento dei gas al Tavolo RES Nazionale

  6. opinioni e informazioni sul trattato TTIP

1) Da fare per prima cosa: raccogliere le quote associative GASpolicella per il 2015.

Sono state raccolte da Giulia le quote per il 2015.

Poi … gli argomenti proposti:

2) Rosanna:

Il Presidente del P.O.G è presente per parlarci dei problemi della consegna dello scorso anno e dell’ordine di questo anno.

Il Presidente del P.O.G. ha preso la parola (per oltre un’ora) e ha descritto la situazione dell’olio di quest’anno, nonché i problemi e i timori che caratterizzano la sua attività nel commercio del biologico. Dalle analisi effettuate presso un laboratorio di Bari, con il quale il P.O.G. lavora da 15 anni, sono risultati presenti nell’olio solo due insetticidi ma in sottotracce quindi ben al di sotto dei limiti di legge per il biologico. L’olio sarà, quindi, disponibile. Da definire i volumi dell’imbottigliamento, ma probabili latte da 2 o 5 litri e bottiglie da 750 ml.

Inoltre, Vittorio ha espresso l’opinione che l’olio di oliva, alimento prezioso e di alta qualità, viene in generale pagato troppo poco.

3) Giulia:

Scambiare un po’ d’idee su com’è andato l’anno (siamo cresciuti? Abbiamo perso pezzi per la strada? C’è qualcosa che non funziona?) e su che cosa vorremmo fare nel prossimo, sia per consolidare ed eventualmente allargare la nostra attività, sia per aumentare la nostra consapevolezza e partecipazione/coinvolgimento nelle vicende della Valpolicella. Ma poiché il tempo è poco, e a metà strada tra Santa Lucia e Natale è meglio conservare lo spirito di amicizia, questa seconda parte la considererei più che altro in modo programmatico: un calendario (almeno semestrale) dei prossimi incontri, una condivisione degli appuntamenti già noti nonché una calendarizzazione degli argomenti di fondo che vogliamo sottoporre alla discussione di tutti.

Si sono “abbozzate” alcune discussioni su vari argomenti. Giulia ha proposto di stabilire da subito un calendario, almeno semestrale, delle riunioni. Dopo dibattito, Elena si è offerta di definire il calendario, che prevede incontri alternati presso RedZone e Tirtha, il Martedì o il Giovedì (giusto?). Appena pronto, farà circolare il calendario. Inoltre, si è discusso circa l’opportunità di programmare in anticipo la discussione di due tipologie di argomenti da affrontare alle riunioni: 1- argomenti di un certo respiro e rilevanza, del tipo TTIP, TAV, etc. che possano anche implicare che qualcuno, dopo essersi informato, riassuma la materia per poi aprire dibattiti. Questo dovrebbe-potrebbe facilitare anche la partecipazione del GAS a differenti iniziative alle quali magari non si partecipa solo per scarsa informazione. 2- argomenti di routine, ordini, organizzazione, produttori, etc. Ideale sarebbe di fare circolare via email le idee e proposte e di venire alle riunioni con argomenti definiti e focalizzati dati i tempi ridotti delle riunioni serali. Inoltre, sarebbe forse opportuno definire un calendario anche per i suddetti argomenti, per lo meno per quelli di tipo 1, cosi da dare il tempo a tutti gli interessati di informarsi e di organizzare al meglio il proprio tempo in anticipo per potere essere presenti alle riunioni.

Si è poi parlato dello stato del nostro GAS, che pare ancora vivace (a seconda dei punti di vista, tuttavia), in particolare la zona P. Vari aspetti sono stati “sfiorarti” del tipo partecipazione alle serate, quantità degli ordini, etc.

Vittorio:

  1. Come implementare il numero degli aderenti al nostro GAS.

  2. In quali altri settori noi potremmo attivarci? (assicurazioni-convenzioni, etc.) magari decidendo di devolvere (in parte?) il nostro risparmio per attività sociali/etc.

  3. Valutazione dello stato dell’arte della “cooperazione” fra le 23 associazioni (ha senso cercare di implementare la voce dell’opinione pubblica? Che cosa possiamo fare nel nostro quotidiano o non ci resta che continuare ad assistere impotenti allo sfacelo che la nostra generazione ha creato?)

Per una futura discussione.

Roberto Ferrari:

Ci sono altre azioni/iniziative sociali in cui ci possiamo impegnare come GAS.

Per una futura discussione.

4) Chiara Castellini:

Opportunità di riaprire le stazioni FS locali di Parona e Balconi di Pescantina, per ridurre il traffico veicolare (basta code di auto ogni gg da e verso la città) e l’inquinamento.

Per una futura discussione.

Antonio-Carlo:

5) Tavolo RES: maggior coinvolgimento dei GAS e rinnovo quota

Approvato il rinnovo della quota. Non c’è stato tempo per discutere di altro.

6) TTIP: Scambio di opinioni e informazioni sul trattato TTIP (Transatlantic Trade Investment Partnership) in corso, che potrebbe avere conseguenze avverse.

Si sono brevemente accennati alcuni aspetti del trattato. Si tratta di un trattato che EU e USA stanno cercando di definire da 20 anni. Dovrebbe riguardare la ridefinizione di un’ampia varietà di regole del commercio e della finanza che, a detta degli esperti, dovrebbe portare a un aumento medio del PIL fra 0.4-0.5%/annuo per molti anni a venire. Quindi, un considerevole vantaggio di crescita economica (!). Tuttavia, la conclusione del trattato ha subito vari rallentamenti e ostacoli, legati sopra tutto a incompatibilità nella visone economica fra EU e USA. Per esempio, EU vorrebbe liberalizzare il commercio dell’acciaio, ma gli USA hanno per regola di usufruire solo di acciaio prodotto in USA (una sorta di blocco commerciale). Banche e finanza: l’EU sta rivedendo l’assetto bancario, con regole di trasparenza e assicurazione per i risparmiatori. Inoltre, vuole riportare in equilibrio la percentuale delle banche commerciali (quasi sparite), tornando al più fisiologico, per un’economia sana, 40-60 (commerciali-finanziarie). Gli USA non ci sentono, preferiscono un sistema più de-regolato e basato sulla finanza (rammento che l’economia mondiale “reale” vale circa 68000 miliardi di dollari; il giro di soldi gestito dalla finanza vale circa 800000 miliardi di dollari cioè 12x. Un po’ come giocare con il Monopoli). Brevetti: disaccordi vari su durata, rigidità della valutazione, possibilità di brevettare il codice dei programmi anche se non “embedded” (cioè inserito in un macchinario), etc. con EU più rigorosa, USA più lassa. Alla fine si prospetta un accordo al ribasso nel quale acciaio, banche, finanza, brevetti e altro saranno lasciati fuori. Dovrebbero restare gli accordi che riguardano chimica, farmaceutica e agricoltura e poco altro con la sparizione di tasse e dazi doganali e, specialmente, delle regolamentazioni degli stati sovrani a favore di una sorta di diritto commerciale internazionale che superi le regole locali. Su questo aspetto si sono prospettati i vari pericoli per i cittadini europei, fra i quali l’uso di OGM, meno controlli sui vaccini e farmaci, differente gestione delle radiofrequenze, etc. Va comunque detto che con la scadenza della commissione EU e del mandato di Obama e con un congresso americano che da Gennaio sarà tutto repubblicano (ostile al TTIP) è probabile, o possibile, che l’accordo non si farà mai. Se poi questo sia un bene o un male è da vedere. L’argomento va approfondito, guardando bene numeri e grafici generati dalle simulazioni e, specialmente, gli effetti a lungo termine su aspetti cruciali, come salute e ambiente, che non dovrebbero essere sacrificati in nome di un aumento del PIL (nota personale). Tuttavia si è rammentato che è già in atto una raccolta firme per contrastare l’accordo.

 

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